CapIAmoci, Marzo 2025
Introduzione alla rubrica CapIAmoci
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione nel mondo della tecnologia, con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale.
Con un progresso spedito a velocità mai viste si rischia di perdere il passo coi tempi e di rimanere spaesati, ed è per questo nasce una nuova rubrica: “capIAmoci”, a cura di Mattia Sospetti.
Lo scopo della rubrica è di presentare le notizie più importanti del mese riguardanti il vasto mondo dell’Intelligenza Artificiale, andando in profondità, e permettendo così ai lettori di rimanere aggiornati con pochi minuti al mese.
Edizione Marzo 2025
Il Premio Touring 2025 va a Barto e Sutton, pionieri del Reinforcement Learning
Il giorno 5 Marzo 2025 ha visto insignire Andrew Barto e Rich Sutton del Premio Touring, un riconoscimento che può essere considerato come il “Premio Nobel” dell’Informatica.
Sono meritevoli del riconoscimento per le loro attività di ricerca condotte nell’ambito del Reinforcement Learning, altresì detto “Apprendimento per Rinforzo” all’italiana, ovvero quella metodologia che permette a reti neurali di imparare “per errore”, annoverando al suo interno algoritmi come DeepQLearning, DeepSARSA e molto altro.
La loro ricerca iniziò negli anni Ottanta, pubblicando anche i suoi frutti in un articolo che non vide inizialmente il giusto seguito, a riprova dell’avanguardia della teoria da loro proposta.
Più di recente, dallo scorso decennio si sono visti dei passi in avanti nell’adozione e approfondimento di questa teoria, con l’evolvere della tecnologia e dell’hardware, il che ha permesso ai due ricercatore di ricevere il giusto rilievo nel mondo della AI, culminato appunto con questo Premio.
I due, col ricevere il premio, si sono espressi anche in merito all’Intelligenza Artificiale: le loro sono parole di conforto nei confronti di tutti i “timorosi”. Infatti hanno sottolineato come le ansie legate ad una esplosione incontrollata del settore e pericoli legati ad una sua adozione sconsiderata siano abbastanza ingigantiti. I rischi ci sono infatti, ma, se adottata con cautela, questa tecnologia potrà davvero costituire un supporto insostituibile per le nostre vite, migliorandole, non solo nel quotidiano, ma anche nei processi produttivi.
https://www.attualitalavoro.it/barto-e-sutton-visione-etica-e-cautela-con-lintelligenza-artificiale/
Dassault Systèmes ed il nuovo XaaS basato sull’AI
Essendo qui a Parigi, succede spesso di “contaminarmi” con delle realtà differenti, e ciò mi ha permesso inoltre di conoscere aziende che in Italia non avrei avuto modo di conoscere. Ed è per questo che mi sono imbattuto in questa notizia a trazione tipicamente francese, che ritengo tuttavia interessante anche per il lettore italiano, in quanto molto innovativa.
Infatti l’azienda francese Dassault Systèmes (che possiede tra l’altro anche Dassault Aviation, azienda concorrente a Leonardo) ha pubblicato molto di recente “3D Univ+rses”, che si ritiene possa aprire “un nuovo orizzonte nell’ambito dell’Economia Generativa”.
Essa è definibile come una piattaforma per la gestione del Ciclo Di Vita della Proprietà Intellettuale (IPLM) dei clienti che la adotteranno.
La suddetta piattaforma farà pesante uso di Intelligenza Artificiale, proponendosi come una XaaS (eXperience As A Service), consentendo ai clienti di utilizzare dati 3D, e Digital Twins in un ambiente digitale avanzato che permetterà loro di interfacciarsi a Esperienze Generative (GenXp), Virtual Companion e Virtual Twin Experience as a Service (VTaaS).
Si appoggerà a piattaforme AI sviluppate in precedenza, verticali in settori strategici (healthcare, retail e settore manufatturiero), per permettere lo sviluppo accelerato di modelli, facendo uso della Proprietà Intellettuale (IP), che diventerà una valuta di scambio (da cui Economia Generativa), in ottica di generazione più che di consumo, a partire appunto da dati 3D, di modellazione e simulazione, in un approccio “virtuale + reale”.
Per chi possa aver trovato ciò abbastanza farraginoso, permettetemi un esempio pratico per illustrare il potenziale che vedo in questa piattaforma.
Riprendendo le fila di Dassault Systèmes, prendo in esame il settore Healthcare (in cui l’AI si sta prendendo ampio spazio): una piattaforma simile potrebbe permettere di mettere in piedi un’architettura dove, caricati dati di organi, pazienti e medicinali, si potrebbe creare dei Digital Twins (gemelli virtuali) e realizzare simulazioni di come un paziente possa reagire a somministrazioni di medicinali, il tutto senza far uso di controparti fisiche reali, il tutto a vantaggio della sostenibilità, etica (minori sperimentazioni su umani/animali), ed una maggiore velocità.
Gemini e Figure Helix per una Robotica Intelligente
Il 12 Marzo Google ha annunciato Gemini Robotics e Gemini Robotics-ER, modelli AI pensati specificatamente per i robot, con l’obiettivo di renderli più versatili, interattivi e precisi.
Il primo è un modello Visione-Linguaggio-Azione, che contemplerà “azioni fisiche” come output del modello, permettendo al robot di compiere azioni, appunto.
il secondo è un modello di Reasoning (ovvero reti neurali con capacità di ragionamento simulato) con obiettivo di comprensione spaziale.
Si parla già di collaboratori come Apptronik per lo sviluppo di robot umanoidi, ed una prima diffusione del modello a tester del calibro di Boston Dynamics.
Secondo quanto citato nel Report Tecnico, si parla di una capacità di generalizzazione mai raggiunta sinora (invito a notare come il modello si basi completamente sulla teoria inizialmente avanzata del Reinforcement Learning, dei succitati Barto e Sutton).
Infatti il robot sarebbe capace di affrontare compiti mai visti prima, con capacità di adattamento sempre maggiori, ed una maggiore interattività, rispondendo a comandi impartitegli dal linguaggio umano, il tutto monitorando costantemente l’ambiente circostante col secondo modello ER.
In parallelo a ciò, alcuni concorrenti di Big G, tra cui OpenAI, Microsoft e Nvidia, compaiono come sostenitori di Figure, società di robotica che ha fatto di recente parlare di sé col suo Figure Helix, un modello Visione-Linguaggio-Azione che integr la parte di percezione spaziale all’interno dello stesso modello di azione, permettendo di avere un unico modello.
Una delle principali innovazioni risiede nella capacità del modello di operare su più robot contemporaneamente, permettendo collaborazioni ed interazioni mai viste sino ad oggi.
Inoltre, si presenta con una capacità di generalizzazione “estrema”, il che permetterebbe una più rapida adozione in ambito industriale, senza necessità di fine-tuning e personalizzazioni particolari.
Infine l’azienda definisce il prodotto come “commercial-ready”, e già ottimizzato per GPU a basso consumo.
Ritengo personalmente il mondo industriale come uno dei principali dove l’AI potrà far fare un salto in avanti nella produzione, ed in tal senso lo sviluppo di questi modelli non è che un avvicinarsi ad un nuovo stadio dell’Industria (6.0 magari?), nella quale l’Europa (ed in particolare l’Italia che vanta un forte tessuto industriale sparso nel territorio) non può rimanere indietro, se vuole rimanere competitiva nei confronti dei suoi non più alleati USA e concorrenti orientali.
https://www.01net.it/ai-generativa-a-che-punto-sono-le-aziende-italiane/
https://www.01net.it/gen-ai-solo-il-12-delle-aziende-e-pronto-qlik-e-idc-svelano-le-sfide-tra-ambizione-ed-esecuzione/